La settimana prossima andrà in scena la seconda tappa della Coppa del Mondo di paraciclismo a Maniago. Ai nastri di partenza ci sarà anche l’atleta spagnolo Martin Berchesi Maznione, che da un paio di stagioni ha scelto di affidarsi a Zbike: «Ho conosciuto la ZBike perché me l’ha consigliata il mio allenatore Francesco Chiappero, che conosco da 15 anni ed è diventato anche un buon amico», spiega Martin. «Viaggio spesso in Italia, ho visto la ZBike in diverse gare e ho avuto anche la fortuna di conoscere i tecnici Dallara. Sono stato anche nella sede di Varano De Melegari, dove sono rimasto impressionato dalla struttura e dal modo in cui viene costruita la bici».
Martin attualmente vive alle Isole Baleari ed è uno sportivo di lungo corso. «La mia carriera è iniziata con il basket, ma dopo aver provato per la prima volta un’handbike la mia vita è cambiata per sempre. Nel 2012 ho iniziato a gareggiare timidamente fino a quando non ho incontrato Francesco Chiappero. Ho intensificato gli allenamenti, conquistando diversi titoli sia nazionali che internazionali. Con la Nazionale spagnola, infatti, ho vinto alcune medaglie nel team realy in Coppa del Mondo. Dopo 15 anni posso dire di aver fatto del ciclismo, dei viaggi e delle grandi amicizie che mi ha regalato questa disciplina, una filosofia di vita».
Martin ha l’Italia nel cuore e il suo legame si è ulteriormente rafforzato da quanto gareggia in sella alla ZBike: «Consiglio a tutti i miei colleghi la Zbike perché penso che sia una bici molto ben pensata, sviluppata e progettata, grazie all’esperienza di Alex Zanardi e degli altri paraciclisti che hanno collaborato con lui. Dallara è un’eccellenza assoluta e ha costruito un mezzo di grande sicurezza. È l’unica handbike, tra quelle che conosco, ad essere altamente adattabile e regolabile, senza perdere nulla della sua rigidità. Si percepisce subito la sua affidabilità quando la si guida., si sente il trasferimento di potenza e questo senza perdere in manovrabilità o velocità in curva». Grazie a Zbike Martin sogna il traguardo più ambito: «Mi piacerebbe riuscire a qualificarmi per le Paralimpiadi di Los Angeles, ma soprattutto voglio continuare a vivere questo sport con la stessa grande passione di sempre».