«Un orgoglio, un motivo di crescita ma anche un grande divertimento». Alessandro D’Onofrio da quasi tre anni è uno dei collaudatori principali della Z-Bike. Il 35enne paraciclista di Como è stato coinvolto fin dalle prime fasi del progetto dallo stesso Alex Zanardi, che ha individuato in lui uno degli atleti più affidabili al quale far testare la nuova bici. Alessandro ha provato i primi prototipi, ha contribuito allo sviluppo del mezzo e continua ad essere parte integrante nell’evoluzione della Z-Bike.

«Mi sento ancora quasi quotidianamente con i tecnici di Dallara», spiega D’Onofrio. «Tutto è nato grazie a una chiamata di Zanardi che mi ha proposto di aiutarlo a migliorare costantemente l’handbike. Assieme ad Alex e ad altri atleti, passo dopo passo e prova dopo prova, abbiamo perfezionato il mezzo fino ad arrivare allo sviluppo di quello attuale che è già sul mercato. Ma il processo non si ferma e stiamo facendo altre prove per perfezionare sempre di più la Z-Bike».

Quali sono le caratteristiche principali che rendono unica questa bicicletta prodotta da Dallara?

«È un mezzo snello, essenziale, leggero. La Z-Bike ha linee pulite, bada al sodo e non ha nulla di superfluo. L’aerodinamica è molto buona, la rigidità è la migliore che ci sia sul mercato. Chiunque abbia provato il mezzo, anche solo per una volta, ha avvertito immediatamente la sensazione che nella pedalata non ci sia alcuna dispersione di energia. Inoltre è l’unica che permette di montare sia ruote da 20’’ che da 26’’».

A chi consiglia principalmente l’acquisto?

«Il mezzo è l’ideale per i paraciclisti che hanno già una minima esperienza ma vogliono migliorare le proprie performance».

E lei, a bordo della sua Z-Bike, dove vuole arrivare?

«A me è bastata la prima uscita con il prototipo per sciogliere qualsiasi dubbio e ordinare una Z-Bike su misura per me. Con questa handbike conto di riconquistare la maglia della Nazionale già in questa stagione».